ECOLOGIA URBANA
un piano integrato per migliorare le condizioni igienico-ambientali di Ayamé
Nel 2004 comincia una stretta collaborazione con l’Ordine degli ingegneri di Pavia allo scopo di esaminare la situazione e poi proporre un piano di risanamento ambientale per l’intera area.
Nel 2005 prende avvio il progetto di Ecologia urbana centrato su 3 settori principali di intervento:
RETE DI RACCOLTA ACQUE NERE
Il progetto realizzato fra il 2006 ed il 2012 ha visto la progettazione e la costruzione progressiva di tutta la rete di raccolta e convogliamento delle acque nere cittadine. Un apposito team di esperti ingegneri idraulici pavesi aiutati da un tecnico italiano residente per anni ad Ayamé hanno realizzato l’opera interamente finanziata dalla Agenzia. In parallelo all’estensione della rete fognaria si è formato un team di manutentori locali in grado di assicurarne il funzionamento continuo. Il servizio è ora totalmente in mano alla municipalità.
L’opera finale è stata la realizzazione nel 2015 di una stazione di sollevamento delle acque nere in grado di supportare una ulteriore espansione della rete verso un possibile impianto di depurazione a valle della cittadina.
REGIMAZIONE DEL TORRENTE ANASSOUÉ
Il piccolo corso d’acqua che attraversa tutta la città è soggetto a rare ma pericolose piene che hanno causato gravi danni e vittime. Uno studio teorico realizzato ancora nel 2005 è stato seguito da azioni di ripulitura dell’alveo che hanno migliorato ma non risolto il problema. In occasione di una ultima grave inondazione nel 2019 si è arrivati ad un modello efficace di simulazione delle piene del torrente con relativi progetti per risolvere il problema.
GESTIONE RIFIUTI URBANI
La gestione dei rifiuti molto approssimativa o del tutto inesistente è una delle maggiori criticità degli agglomerati urbani africani. Ayamé non è esente da gravi problematiche di igiene pubblica a causa di una gestione dei rifiuti quasi inesistente.
Nel 2015 viene lanciato il progetto pilota “Il rifiuto una risorsa per Ayamé”. Con un budget relativamente modesto viene progettato ed avviato un sistema di raccolta differenziata secco/organico conferito in una piattaforma ecologica acquisita ed attrezzata per separazione e riciclo con produzione di compost.
Il progetto si espande con soddisfazione fino al 2020 ad una area campione della città mobilitando l’interesse di un gruppo di ecologisti locali: “les amis de l’environnement” (gli amici dell’ambiente). Il compost viene utilizzato in orticoltura e parte del rifiuto (in particolare metalli) viene rivenduto.
Il passaggio della gestione completamente nelle mani della municipalità ha scontato poi difficoltà impreviste ed lo scarso supporto durante il periodo del COVID ha rallentato l’espansione del progetto che attende ora una fase di rilancio.